La Canottieri Limite è la società di canottaggio più antica d’Italia.
La Società Canottieri Limite nasce nel 1861 in seno al locale Cantiere Navale Picchiotti per opera di un gruppo di operai e del Titolare Picchiotti.
Già nel 1860 un gruppo di operai limitesi, che erano a costruire una draga in località Le Sieci, avevano dato luogo in Arno, durante una festa paesana, ad un gara con i barchetti (becolini).
Al ritorno ne parlarono con il titolare del Cantiere e decisero, visto il successo della manifestazione, di continuare ad organizzare queste gare. In seguito nel 1861 si costituirono in associazione dando vita alla prima società di canottaggio italiana.
Nel Cantiere Picchiotti fra i tanti modelli di barche si costruivano anche delle leggere e veloci imbarcazioni tipo Jole che venivano esportate in Inghilterra dove già da alcuni anni veniva praticato lo sport del Canottaggio con l’organizzazione di Regate sul Tamigi; copiando dai maestri di sport Inglesi i Limitesi iniziarono così la pratica del canottaggio.
Si racconta che a Limite non passava domenica durante l’estate senza regate in Arno e nacque così anche la tradizione del Palio con la Montata, una regata su barconi con ascesa finale di un montatore su un canapo di corda. Dal 1996 questo tipo di regata è stata ripristinata con grande successo di pubblico.
Negli anni tra il 1880 e il 1890 i limitesi vinsero alcune regate fra queste nel 1885 la Regata di Santa Croce in Arno a Firenze e poi nel 1887 un’altra ancora sempre a Firenze in occasione della festa per l’inaugurazione della facciata del Duomo, presenti anche i Reali Umberto e Margherita di Savoia.
Sempre nel 1887 fu nominato Presidente della Società il Marchese Carlo Ridolfi che donò alla associazione una moderna imbarcazione inglese.
Dopo la prima guerra mondiale fu ripresa l’attività e nel 1924 la Limite vinse a Salò la gara nazionale del 2 Jole con Eliezer Cecchi, Primo Michelucci (Rolla) e il timoniere Tonino di Firenze, vittoria ottenuta alla presenza di Gabriele D’Annunzio il quale dedicò ai limitesi l’ormai celebre frase “Ai canottieri di Limite senza limiti; prospero motu”.
Negli anni trenta precisamente nel 1934 a Gardone con l’otto Jole fu conquistato il primo di una lunga serie di titoli Italiani.
Nel secondo dopoguerra verso la fine degli anni quaranta ci fu la ricostruzione della Sede semidistrutta dal terribile conflitto. Furono persi completamente tutti i trofei vinti fino all’ora e molte barche dovettero essere riparate dai carpentieri limitesi che contribuirono notevolmente con il loro lavoro volontario alla rinascita della Società che riprese l’attività sportiva nel 1947.
Nel 1962 arriva la prima vittoria in la maglia azzurra con il 4 con limitese primo ai campionati Europei ‘Pentagonale Junior’ Marco Antonini, Enrico Bianchi, Alessandro Goti, Lorenzo Bartolini ed il timoniere Flavio Mazzantini; nel 1972 la prima partecipazione ai Giochi Olimpici di Monaco con Antonio Baldacci ed il timoniere Alberto Cecchi; nel 1982 il Campionato del Mondo a Lucerna con quattro atleti sull’otto pesi leggeri Leonardo Salani, Renzo Borsini, Lanfranco Bordini e Claudio Castiglioni; nel 1995 il primo titolo italiano al femminile con il due senza di Élena Carmignano e Elena Toscani; nel 2000 la Medaglia d’argento alle Olimpiadi di Sydney con Lorenzo Carboncini ‘fiamme oro’ nel 4 senza.
Nel 1983 fu iniziata la costruzione della vasca da voga ad otto posti, che fu inaugurata nel 1985 alla presenza del Presidente Romanini. Questo impianto venne costruito interamente dal lavoro volontario di operai di Limite, un impianto nuovo per concezione e unico nel suo genere, in quanto fabbricato in vetroresina. Era la vasca da voga più grande d’Europa.
Nel 1989 a Limite ci fu un evento straordinario, furono realizzate le briglie di sbarramento dell’Arno, dopo lunghi anni ritornò l’acqua davanti al paese. Fino a quella data gli atleti della Società erano costretti ad allenarsi presso altre società (vedi Pontedera e Signa). I pochi atleti (dalle 4 alle 6 unità) dovevano subire disagi notevoli per allenarsi, spostandosi per diversi chilometri fuori dalla sede, nonostante tutto non mancavano grandi successi.
Nel 1991 furono tesserati sedici atleti, si cominciava a vedere l’effetto vasca da voga e l’effetto briglie con i tre chilometri di specchio d’acqua navigabile disponibile in Arno davanti al paese. Molti ragazzi cominciarono ad avvicinarsi alla Società e il risultato sportivo non tardò ad arrivare con la vittoria dell’otto categoria ragazzi. Questa vittoria ha qualificato notevolmente la nostra società, ben nove ragazzi di un piccolo paese di 3000 abitanti salirono sul più alto gradino del podio Italiano.
Negli ultimi anni sull’onda di quel successo ci sono stati molti altri successi e la società ha raggiunto il ragguardevole numero di quasi 100 atleti tesserati ogni anno che praticano agonisticamente il canottaggio con buoni risultati.
Nel maggio 2004 sono iniziati i lavori alla nuova sede in località Mollaia, dove da anni esiste il deposito imbarcazioni e dove i nostri atleti si allenano.
Il locale denominato “Centro agonistico Del Gratta”, in onore della famiglia che ci ha donato il terreno è stato inaugurato il 24 Maggio 2008 alla presenza delle autorità locali, del Presidente UCINA Albertoni, del Presidente FIC Nicetto, dal Presidente CONI Provinciale Ignesti, dal Presidente Onorario FIC Romanini e dell’A.D. della Fiorentina Mencucci.
Nella vecchia sede della Canottieri dall’aprile del 2004 alcuni volontari della canottieri gestiscono il Centro espositivo della Cantieristica Navale e del Canottaggio, ma con il tempo si capisce che il valore dei documenti storici conservati era molto di più di una semplice esposizione e il 13 giugno 2019 si costituisce un’associazione che porta il Centro a diventare MUSEO del Centro di Documentazione della Cantieristica Navale e del Canottaggio “Mario Pucci”.